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La donna dell’amico ascolta quello che ti dico, è rispettata e amata, come se tra noi fosse nata, la felicità nostra é come quella vostra. A volte però ti vedo nervoso, spesso addirittura rissoso, poi rimani a pensare, con lo sguardo di un uomo perso nel mare. Non mi resta che parlare con la tua donna, facendole capire quanto per te lei conta, ma non arriva mai a contare, il valore del nostro compare.
Riscatto, questo cerco, datemene atto, dai pugni presi in faccia, da quelli che vogliono che io taccia. Tutto ciò che mi ha fatto soffrire adesso deve servire, la mia rabbia si è trasformata, é diventata sabbia, é fluita ma non é si é diluita. Ora che il nemico é lontano, il mio dolore non é stato vano, la mia soddisfazione é riprendermi tutto con onore, agli altri lascio lo stupore.
Ritornato, sto aspettando qualcuno che mi dia il bentornato, continuo ad aspettare ed i miei compagni di viaggio sono coi parenti pronti ad andare. Comincio a pensare che non viene nessuno, mi incammino ormai é da tanto che non ho qualcuno vicino. All’improvviso si avvicina una macchina, si accosta, quasi mi investe in pratica, é lui il mio migliore amico, mi guarda e sorride ed io ritrovo un bene antico.
L’esempio sbagliato, un padre osannato diventato un appestato, da un figlio innamorato, tradito e sbeffeggiato. Quando ti ho visto, per te é stato un imprevisto, il silenzio mi hai chiesto e come darti torto, ma non sai che per me sei morto. Adesso che mi fai la predica per la mia vita frenetica, non dimenticare, che hai tradito la donna che dicevi di amare. Sei il mio esempio sbagliato e mai dimenticato.
Cento donne, alcune in minigonne, altre belle e sensuali da non avere uguali, tutte interessanti e diverse, a tanti uomini farebbero perdere le loro teste. Cento donne non sono servite, a dimenticare che tu sei la mia acquavite, che sei la mia consapevolezza, che soffia come una dolce brezza. Tutto questo per dire che non posso continuare a mentire, tradirei soltanto me stesso e te che di me sei un pezzo.
Il tuo mito ti ha tradito, non é quello che credevi, quello che avevi nei tuoi pensieri. Lo credevi invincibile, invece é un uomo instabile, ciò che amavi di lui, rimane solo in ricordi bui. Tu vivevi coi suoi valori e lo facevi con tanti onori, non capisci che ti può deludere un soggetto, ma non ciò che esprime che é l’oggetto.
La resa dei conti è in atto nei nostri confronti, non ci sono altri orizzonti il nostro compito é scalare i monti. É una prova di forza per vedere chi ha più dura la scorza, ho scampato il tuo agguato, sono stato fortunato. Adesso passo al contrattacco, la sorpresa ti ha reso fiacco, ti ho colpito e dato il ben servito, adesso scappi e lasci la mia leadership senza intoppi.
Di nuovo dentro, anche se non c’entro, di nuovo contro, anche se non cerco lo scontro, di nuovo punito, anche se non ho mai tradito. I nemici sono tanti, cerco di contarli ma quanti, non si può star tranquilli, io e i miei amici dobbiamo esser sobri, non brilli. Ci viene offerto aiuto, in cambio di servigi a chi ci ha voluto, noi scegliamo di esser senza padrone, ad una vita in prigione.
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