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Il bene cresce, il male ferisce, il bene condivide, il male divide. il bene sorride, il male irride, il bene si nutre di bene e si moltiplica, il male incorpora veleno e si amplifica. Adesso non c’è nè male nè bene di cui nutrirsi, ma i due non possono affievolirsi, allora il male prende il bene e lo distrugge, mentre il bene prende il male e non lo rifugge, trasforma il suo veleno in un potente siero e moltiplica il suo bene per alleviare le altrui pene.
Non credo più, ti cerco, ti invoco ma non ci sei più. Mi tormento, mi sgomento, adesso senza te non ci sento. Mi sento distrutto, senza costrutto, deluso, illuso, finito, deriso ed infine disilluso. Eppure ancora qualcosa sento, ci sei ancora dentro, quella piccola fiamma sotto la cenere, diverrà quella speranza del mio vivere.
L’amico quando è perso, tu ti senti diverso, ti chiedi che mondo è questo ? Ma sai che nulla sarà più lo stesso. Lui ti capiva e nella vita ti copriva, ti faceva sentire te stesso, senza nessun compromesso. Adesso sei solo, non riesci a spiccare il volo, perché se volavi, era per la spinta delle sue mani.
Emergi e gli altri sommergi. La tua testa è diversa, gli altri lo sanno e dicono che è controversa. Il tuo ragionare è fino, sopraffino, agisci con freddezza, così ti dimostri una fortezza. Adesso c’è chi vuole fermare la tua ascesa, gettando su di te fango, costringendoti alla resa. Adesso è il momento importante, emergente, fai la mossa giusta e vedrai che qualsiasi contromossa, non sarà mai angusta.
Chi per scelta, chi per vendetta, chi per relazioni alla svelta, chi per la persona perfetta. Solitudo, chi la prova in mezzo a tanti, chi invece solo per contanti, è uno stato, da trattare coi guanti, spesso è provata da tanti amanti. Solitudo in un mondo che accorcia le distanze, ci si sente soli nelle proprie stanze.
Il dubbio ti attanaglia e tu ti senti come in una prigione di paglia, pensi, pensi e i sospetti diventano sempre più densi. Provi a non pensarci più, ma la tua mente non lo manda giú, il dubbio ormai ti cattura tra queste quattro mura. Devi liberartene, lo affronti, gli dici vattene, ma lui è sempre lí, fino a quando le tue certezze lo contestano si, adesso è andato, rimane solo il tuo corpo provato.
Noia o assenza di gioia, ti prende quando non fai nulla, ma nel frattempo lei ti culla, in un circolo vizioso che poi diventa pericoloso. Se la coltivi poi ti deprimi, ma se reagisci, tu la colpisci. Esci e fa in modo che non ti segua, adesso sei tu che non gli dai tregua. L’unica soluzione, vivere al massimo ogni tua situazione.
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