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É il tuo rifugio dove ripararsi senza indugio, é il tuo riparo, il tuo faro, la cui luce, sicurezza in te induce. A volte non ti senti accettato, come se del tuo ruolo ti avessero privato, in realtà solo per troppo amore, sei stato rimproverato. É la tua famiglia, non tradirla mai, altrimenti sono guai, il tuo sangue non mente, adesso ció che sei é evidente.
La gelosia ti prende, ti sorprende e ti rimane in testa un pensiero fisso, quello che dicevi io lo detesto. Ogni segnale, lo interpreti male, adesso non è più un pretesto, adesso è possesso. Diventi ansioso, tedioso, ormai per lei sei odioso. Fermati, respira a più non posso, non è detto che il tuo sospetto sia ben riposto, sei geloso, ma lei te ne ha dato modo ? Il tuo problema è nel rapporto, vedrai che il sentimento è mal riposto, rendila felice e la tua sicurezza risorgerà come una fenice.
Il buonsenso è il tuo paravento, lui ti fa capire come butta il vento. Così tu sai quando stare fermo e aspettare che passi l’inferno. Oppure quando ritirarti, per non andare incontro a chi non c`è da fidarsi. Infine con lui capisci quando agire, per poter sfruttare le occasioni e non fartele sfuggire. Al tuo buonsenso, il tempo darà il suo consenso.
I tuoi occhi mi guardano, mi scrutano, indagano. Io adesso li guardo e vedo oceani senza navi, passioni senza mani, guerre vinte e perse, persone diverse. Ho paura, ma allo stesso tempo ne sono attratto, anche se sono distratto. I tuoi occhi sono il mio eterno dilemma e decido senza flemma, perdermi e in te e ritrovarmi o con te fare solo danni.
Tanti sono i sentimenti propri dell’essere umano, ma i più importanti li puoi contare su una mano. L’amore, che fa rima con calore, l`amicizia, che di tutti è la primizia, la passione, che è il sentimento con più ardore e la malinconia, che tra tutti non va mai via. L’odio, non posso contarlo sulla mia mano, perché non è un sentimento, è inumano. È quello che porta alla follia, nuocere a qualcuno fino a che non espia, non sapendo che l’anima di chi ha odiato, lo perseguiterà come un condannato.
La sento dentro, sferza come il vento, pian piano si fa strada, non importa il risultato comunque vada. Adesso è incessante, mi trascina e sono di nuovo in piedi all’istante. Nonostante tutto, nonostante il brutto, nonostante della vita mi vada contro il suo flutto, la mia forza è lì a combattere e non è pronta a farsi abbattere.
Siamo in guerra, l’uno contro l’altro, per cos’altro ? Ci dividiamo le macerie, come sciacalli sulle nostre miserie. Il potere vuole questo, che lottiamo contro tutto il resto. Ma se guardiamo oltre, questa fitta coltre, vediamo ciò per cui lottiamo, un regno senza sovrano. Solo con le regole che ci diamo e rispettiamo, il potere noi lo dominiamo.
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